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domenica 20 novembre 2011

dal 9 dicembre 2010 test di lingua italiana per richiedere i permessi di soggiorno di lungo periodo

Il Ministero dell'Interno con il decreto del 4 giugno 2010 ha stabilito che gli stranieri, regolarmente soggiornanti in Italia da almeno cinque anni e con un'età uguale o superiore ai 14 anni, devono sostenere e superare un test di lingua italiana di livello A2 per poter richiedere e ottenere il permesso di soggiorno di lunga durata. Il test è obbligatorio dal 9 dicembre 2010. Le prefetture territorialmente competenti in base al domicilio accolgono le richieste di partecipazione ai test via web e convocano gli interessati per lo svolgimento delle prove. Se l'esito del test è positivo, può essere presentata la domanda per il permesso di soggiorno di lungo periodo, un'anticamera per la cittadinanza.

Quale livello di competenza linguistica viene richiesto? In cosa consistono le prove?

I test somministrati presso i C.P.I.A. ( Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti, per capirsi si tratta degli ormai ex C.T.P., ossia i Centri Territoriali Permanenti presenti all'interno di una o più scuole statali di una provincia ) accertano che le competenze comunicative dei candidati siano pari al livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. Il Q.C.E.R. è un documento con il quale il Consiglio d'Europa ha fissato i descrittori della competenza comunicativa individuando sei livelli comuni utilizzabili per ogni apprendente e per tutte le lingue europee. Rispetto alla tradizionale suddivisione, A1 e A2 corrispondono al livello elementare, B1 e B2 al livello intermedio e C1 e C2 al livello avanzato. Agli stranieri in Italia viene, pertanto, richiesta una competenza comunicativa elementare.
Questa è sinteticamente la struttura delle prove:

- prima prova ( della durata di 25 minuti ): ascolto di un testo registrato e domande con risposta multipla, abbinamento e vero/falso per verificare la comprensione;

- seconda prova ( 25 minuti ): lettura di un testo e verifica della comprensione con domande a risposta aperta e cinque brevi frasi da abbinare alle relative vignette descrittive;

- terza prova ( 10 minuti ): produzione scritta ( per esempio scrivere una lettera, un'email ecc. ).

La prova viene superata se il candidato ottiene un risultato positivo almeno nell'80% del punteggio. Chi prepara i test? Sono gli uffici scolastici provinciali a mettere a punto e a supervisionare i test in base alle indicazioni del Ministero dell'Interno.

Chi può ottenere l'agognato permesso di soggiorno di lungo periodo evitando di sostenere i test?

Uno straniero può evitare di sottoporsi ai suddetti test se possiede:

- attestati o titoli che certifichino la conoscenza della lingua italiana ad un livello non inferiore ad A2 rilasciati dagli enti certificatori ( Università degli Studi Roma Tre, Università per Stranieri di Perugia, Università per Stranieri di Siena e Società Dante Alighieri ) riconosciuti dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca;
- un diploma di scuola secondaria italiana di primo o secondo grado;

- un riconoscimento del livello di conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello A2;

- un'attestazione che l'ingresso in Italia è avvenuto ai sensi dell'art. 27, co. 1 lett. a), c), d), q) del decreto legislativo 286/98 e successive modificazioni.

Anche nel caso in cui lo straniero è affetto da gravi limitazioni alla capacità di apprendimento linguistico derivanti dall'età, da patologie o handicap, il superamento del test non è richiesto.

Ci sono ombre e perplessità?

Da dicembre 2010 ad aprile 2011 la richiesta di informazioni e le iscrizioni ai test sono state costantemente in aumento. Le nostre istituzioni devono fare attenzione a non chiedere il superamento di una prova senza prima aver creato le condizioni concrete per la preparazione linguistica delle persone coinvolte. Il rischio è l'esclusione di coloro che vivono in zone dove non ci sono fondi per organizzare appositi corsi. I C.P.I.A. sono presenti nelle scuole statali, pertanto anch'essi risentono e risentiranno dei pesanti tagli alle risorse economiche e di personale della scuola ad opera dell'attuale governo. Oggigiorno è evidente che si sta abbassando la qualità dell'apprendimento per tutti gli studenti e si è in difficoltà di fronte alla domanda crescente di strumenti linguistici, culturali e di titoli di studio da parte della popolazione non italofona. Questa situazione è grave perché l'Italia è una nazione sempre più multiculturale. Se le istituzioni pubbliche si dovessero rivelare incapaci di sostenere uno strumento utile per favorire l'integrazione per gli stranieri, quale la conoscenza della lingua italiana, l'iniziativa in tale campo resterebbe in mano solo al lavoro delle associazioni di volontariato e alla speculazioni di strutture private....con quali risultati? Purtroppo è facile prevederli.

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